LA ZAVORRA D'EUROPA
- Oleksandra Shevchuk
- 6 mag
- Tempo di lettura: 3 min

E mentre l’America chiude l’ombrello della protezione militare sulla testa dell’Europa, tra gli stati membri inizia a sorgere un dubbio spontaneo; e quindi signori che facciamo? Ci riarmiamo?
Vediamo se ho capito bene, o i bluff e i sotterfugi politici mi metteranno in un conflitto interiore per l’ennesima volta.
In questa intricata ragnatela di eventi abbiamo un Europa che, forse, si rende conto di non essere più la sfavillante donzella da proteggere, con tutti i suoi buoni propositi di democrazia e diritti internazionali messi in discussione da un eccessivo debito pubblico e ancora più eccessivo disaccordo di idee, i quali gli Stati Uniti hanno iniziato a percepire come un peso morto attaccato alla caviglia. Ma come siamo arrivati a questo? Come siamo arrivati ad osservare quasi traditi e increduli un Europa abbandonata a se stessa?
In parte è deludente e plausibile che questo riarmo prima poi sarebbe avvenuto, ma di certo non con la prospettiva di indebitarsi, e quindi indebitarci ulteriormente, come se la nostra situazione non sia già di una credibilità fugace.
Un’altra prospettiva che avremmo di certo preferito evitare è quella di armarci con una guerra al confine di una superpotenza, esattamente come sarebbe stato intelligente non dilatare le trame di tale conflitto senza avere un effettivo progetto di risoluzione, ma insomma, coi “se” e con i “ma” non si vince la guerra.
La verità è che l’Europa ha iniziato a stagnare, il suo potenziale non è più così allettante per un’America che ha sempre voluto una maggiore area di influenza ed ora si trova a fare i conti con la realtà, ovvero che il piccolo è sfruttabile ma non fruttevole. E quando qualcosa non è utile è zavorra. Anche se sappiamo, cara America, che ti sarà davvero difficile abbandonare le vecchie abitudini. L’Europa d’altronde difficilmente smetterà di essere un centro di gravità economico considerando la sua densità geopolitica, ma ora come ora ci troviamo immersi in un periodo storico delicato ed oserei dire eccitante. Con gli Stati Uniti che perdono gradualmente il loro predominio unipolare, è più che comprensibile che il Bel Continente non avrebbe potuto usufruire ancora a lungo dei vantaggi difensivi del patto atlantico, ormai capeggiato dall’America. E’ giunta l’ora di cavarcela da soli.
Logicamente è giusto avere un armamento considerato il Mondo in cui viviamo, ma diciamoci la verità Ursula, più che perdere contro la Russia, è per non perdere la faccia che abbiamo bisogno che questo progetto vada in porto. Però la domanda sorge spontanea, perché nonostante tragedie belliche più che documentate, sentiamo ancora il bisogno di avere un riconoscimento della sovranità di uno stato solo attraverso il terrore che incutono proiettili e razzi? Quando cesserà la credenza politica che il rispetto ha come unica chiave di lettura il potere e non viceversa?
Ma se anche credessimo che questa fosse l’unica cosa, a poter salvare l'Europa dalla crudeltà del cattivissimo signor Putin, (con il suo diabolico piano di invadere il mondo intero ignorandone le conseguenze), è possibile che con un misero riarmo sulle spalle e sulla pelle dei cittadini, riuscirebbe a sconfiggerlo senza che gli Stati Uniti accorrano in suo aiuto in quanto il rearm europeo sta letteralmente baipassando il patto atlantico, fino a prova contraria ancora in atto ?

In nome della libertà Ucraina dall’essere geograficamente, storicamente ed economicamente libera dalla Russia, l’Europa è pronta, si sta rendendo pronta, lo sarà, ci proverà, si organizzerà.
Le servirà tempo, forse risorse, forse un piano, può darsi con denaro vero che non sia debito, forse così sarà unita per battere su ogni fronte ben 1500 testate nucleari pronte all’uso.
Sapete, sarebbe bello svegliarsi una mattina, farsi un caffè, accendere il notiziario e ascoltare un giornalista un po' stanco e quasi scocciato che comunica come per l’ennesima il conclave politico non ha ancora trovato un verdetto risolutivo, e che nonostante le ore, i capi di stato saranno costretti a stare in quella stanza, fino a quando il problema non sarà risolto, cosicché io possa sorseggiarmi quel caffè, godermi quella mattinata con la consapevolezza che nessuno al mondo dovrà tutto d’un tratto prepararsi uno zainetto di sopravvivenza e domandarsi se sarà mai utile.
Ma le mie sono solo opinioni.

LA ZAVORRA D'EUROPA - L'IDIOT DIGITAL
FATE L' AMORE MA NON LA GUERRA.......